Abbiate coraggio! Siate creatori di eroi

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Abbiate Coraggio! Siate Creatori di Eroi – Eroi Della Frontiera – di Dave Eggers.

Eroi Della Frontiera è l’ultimo romanzo di Dave Eggers, uno dei più importanti e conosciuti scrittori contemporanei; in questa storia di oltre trecento pagine, il lettore assiste attonito e divertito a un susseguirsi di accadimenti improbabili e aneddoti al limite del parossismo, domandandosi, pur senza alcun’ansia o disappunto, dove la storia andrà a parare, salvo poi comprendere, strada facendo, che la narrazione non si protende, come una bocca assetata che anela la fonte, verso una risoluzione particolare, bensì è il percorso stesso a incarnare il senso di tutto il libro, in ogni pagina si è già a quel dunque; perché questa è una storia di fuga ma anche di maturazione e scoperta…

Perdita della vita che ci si è costruiti e ritorno all’infanzia.

Josie ha perso il suo studio dentistico perché un tumore si è nascosto così bene nella bocca di una sua paziente, da non consentirle di individuarlo e di conseguenza di impedire la dipartita dell’amabile signora, e con essa anche quella del lavoro di una vita, strappatole da una milionaria causa per negligenza. Se a questo si aggiunge il terribile senso di colpa per la perdita di un ragazzo buono e coraggioso che voleva servire il suo paese e che lei aveva incoraggiato, perito poi in Afghanistan nel nobile tentativo di fare del bene, a Josie non rimangono molte prospettive e speranze nel futuro; il padre dei suoi figli, lui stesso un bambino che essendo ricco di famiglia non ha mai sentito il bisogno di lavorare, non può certo esserle d’aiuto nell’incombenza di ritrovare la rotta di una vita improvvisamente smarritasi nella nebbia, soprattutto ora che sta per sposarsi con un’altra donna.

“…superò una persona anziana che la fissò esterrefatta. Vedersi riflessi negli occhi degli altri non è una bella cosa. E’ sempre uno shock, sempre una delusione vedere il loro shock e la loro delusione.”

Quello che resta a Josie sono i suoi figli, Paul e Ana, otto anni di calma e responsabile saggezza, e cinque anni di tempestosa istintività, un cataclisma dai capelli rossi dedito alla pedissequa distruzione di qualunque oggetto le sue manine possano ferocemente prevaricare. Dunque la perdita della sicurezza economica, di quella in se stessi e nelle proprie capacità professionali, ma anche morali e di giudizio, che l’altrui morte, non completamente indipendente dalle nostre azioni, ha gravemente minato; e allora non resta che la fuga, assurda, impetuosa, ribelle come solo i ragazzini senza responsabilità si possono permettere, perché è esattamente questo Josie, a questo punto della sua vita, torna ragazzina perché le sue conquiste si sono dissolte, le tante scale, come quelle labirintiche di Escher, si sono intrecciate riportandola al punto di partenza: un’ampolla, vuota e da riempire con esperienze, con un vissuto nuovo fortemente voluto, attraverso un viaggio che da fuga dalle mancanze della gente e dalle delusioni ricevute, piano piano si muta in qualcosa di profondamente diverso.

La fuga dagli incendi, metafora del rifiuto di una società deludente e delle sue regole.

Così Josie si ritroverà alla guida di un vecchio e pericoloso camper sulle strade dell’Alaska, nel ventre maestoso di una terra vergine arsa da spaventosi incendi, in un viaggio senza meta, in fuga dai giudizi della gente, verso la dimenticanza di tutto quello che era vita e responsabilità. La donna bambina avrà inaspettatamente, in Paul e Ana, dei compagni di viaggio e quasi di giochi, piuttosto che dei figli da accudire, e spesso e volentieri il lettore esterrefatto assisterà inorridito ai ripetuti azzardi a cui una madre non dovrebbe mai esporre i propri piccoli, ma ne leggerà comunque con un atteggiamento di censura divertita, come se nulla in questo andare senza posa possa scalfire l’integrità fisica dei nostri eroi, perché è il contenuto di quei corpi il protagonista, l’anima che cresce, un bozzolo che si nutre di esperienze e di vita, divenendo farfalla luminosa e coraggiosa. Dunque non sarà strano assistere alla fuga notturna del camper macilento inseguito dalle fiamme di uno dei numerosi incendi che devastano lo stato; non ci sorprenderemo quando Josie, più volte, passerà la notte coi figli in chalets o cottages sconosciuti, arrivando anche all’effrazione o alla fuga precipitosa se colta in flagranza dai proprietari nel frattempo sopraggiunti. E ci ritroveremo a scuotere il capo, ormai neanche più tanto increduli, quando il piccolo Paul sorprenderà la madre, un po’ alticcia, a cavalcioni dell’uomo che poco prima leggeva a lui e alla sorella un innocente libro per ragazzi.

Mettersi alla prova come esercizio di crescita e per scoprire se stessi.

Ma sarà proprio nell’avventuroso mettersi in gioco che la fuga diverrà crescita; sarà nel rischio, nel dolore fisico e nella fatica, ma anche nel condividere la bellezza ammaliante della natura e dei suoi frutti, che la madre come i figli impareranno a scoprirsi e a conoscersi, divenendo concreti a se stessi e agli altri. Quello che tutte le Josie del mondo cercano, tutte le persone che ci hanno provato con coraggio e hanno cozzato contro l’altrui pavido muro dell’apatia, della meschinità e dell’egoismo, la protagonista lo troverà alla fine di un’avventura sconclusionata in partenza, pericolosa nel suo evolversi ma illuminante nel suo compimento: si può essere eroi di se stessi provandoci, vivendo e sbagliando anche, ma assaporando l’attimo. Nel mezzo di un temporale montano che li coglie infreddoliti e alla mercé dei fulmini, Josie chiede ai figli bagnati e laceri se ce la fanno a essere coraggiosi:

“Paul e Ana non ebbero esitazioni, annuirono vigorosamente, volevano essere coraggiosi, sapevano che l’unica scelta era essere coraggiosi, che niente è meglio di essere coraggiosi. Josie capì, in quel momento, che anziché cercare una persona valorosa, una ricerca che lei conduceva da anni, benedetto Iddio, anziché cercare una persona del genere nel mondo esistente era meglio e forse anche più facile crearla. Non doveva trovare esseri umani dotati di integrità e coraggio. Doveva farli.”

La vita che emerge dal caos dei fatti e da una prosa fiume.

Eroi Della Frontiera è un romanzo apparentemente senza trama, un andare dei protagonisti come delle parole, un fluire all’interno del quale, piano, quasi casualmente, si svela però una scintilla di consapevolezza, si indovina un percorso che nel caos di parole e accadimenti quasi inconsapevolmente si riesce a seguire, verso quella crescita che è alla base di ogni senso e dell’esserci. La prosa fiume di Eggers, pur scarna di pensieri ed eccessiva introspezione, attraverso il semplice accadere tocca innumerevoli temi della vita, se non tutti, e attraverso l’ironia che a volte si fa vero spasso, – memorabile il ricordo di Josie dell’ingorda incontinenza intestinale del marito – ci parla con leggerezza di ciò che nella vita si è abituati a considerare con gravità. Verso la fine della strana avventura, la protagonista aggiunge un tassello importante alla scoperta di sé, lasciando fluire i ricordi di momenti sopiti, perduti o ripudiati della sua vita, attraverso l’associazione di suoni che i componenti di un gruppo musicale si prestano volentieri a riprodurre per l’improvvisata compositrice; un momento toccante, da grande autore:

“Il trombone diede il suono pesante di tutti i giorni, la tromba diede il sole, le esplosioni di gioia irrazionale, le trombe erano il suono delle risate, adesso Josie lo sapeva, e sopra tutto, l’oboe e il clarinetto fornirono la pazzia. I legni sembravano i dementi, gli eccentrici e i coyote, un caccia che spiraleggia giù dal cielo incontro al suo destino, come una fila di Rockettes.”

Luca

 

 

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paginerecensioni-abbiate-coraggio-siate-creatori-di-eroi-copertinaEroi della frontiera
Dave Eggers
Editore: Mondadori
pagine 319|brossura
€20,00
ISBN9788804673309

 

 

La trama.

Josie ha trentotto anni e non dovrebbe essere in Alaska, su di un camper malconcio, senza telefono e con solo una manciata di contanti. Il padre dei suoi figli l’ha lasciata, una causa legale le ha tolto il suo lavoro di dentista e un rimorso la tormenta. Credeva in un paese sconfitto dalla crisi economica. Così Josie si è ribellata, ha preso i suoi figli e, caricati su un camper, sono partiti. Paul ha otto anni, gli occhi freddi e premurosi di un prete glaciale, più assennato di sua madre. Ana, cinque anni, una minaccia continua, un animale con la capacità di individuare l’oggetto più fragile e romperlo con incredibile determinazione. Un genitore dovrebbe tenere i figli lontani dai pericoli, invece lei li ha trascinati in Alaska, un posto soffocato da decine di incendi. Ma è anche la terra degli eroi, e Josie ha bisogno di trovare un ardito che non si tiri indietro. Eggers torna a raccontare, con la tenerezza e l’ironia del suo romanzo d’esordio, l’America contemporanea e quel che resta di una famiglia allo sfascio che si mette in marcia verso la frontiera, con la fiducia, nonostante tutto, che qualcosa di simile all’originario sogno americano esista ancora.

 

L’autore.

Laureatosi in giornalismo alla University of Illinois, Eggers è l’autore di successi come L’Opera Struggente di Un Formidabile Genio (Mondadori, 2001) ed Erano Solo Ragazzi in Cammino (Mondadori, 2008), finalista del National Book Critics Circe Award, su Valentino Achak Deng, sopravvissuto alla guerra civile nel Sudan meridionale, da cui è poi nata la Valentino Achak Deng Foundation, che costruisce scuole medie nel Sudan meridionale. Eggers ha fondato e dirige il McSweeney’s, una casa editrice indipendente di San Francisco che pubblica il mensile The Believer, e Wholphin, un DVD trimestrale di film brevi e documentari. Insieme a Nínive Calegari nel 2002 ha fondato 826 Valencia, un centro no profit di scrittura e tutoring per ragazzi del Mission District di San Francisco. Con Mondadori ha pubblicato Conoscerete la Nostra Velocità (2003), La Fame Che Abbiamo (2005), Le Creature Selvagge (2008), Zeitoun (2009), Ologramma Per il Re (2013) e Il Cerchio (2014), I Vostri Padri, Dove Sono? E i Profeti, Vivono Forse per Sempre? (2015), Eroi Della Frontiera (2017). Per il Gruppo Editoriale L’Espresso nel 2011 è uscito La Storia di Capitano Nemo Raccontata da Dave Eggers.