Istruzioni per annaspare nel caos della vita e vivere felici

Istruzioni per Annaspare nel Caos della Vita e Vivere Felici – Terre Rare – di Sandro Veronesi.

 

In molti ricorderanno Nanni  Moretti seduto per ore su una panchina, fuori dalla scuola frequentata dalla figlia, che indicando i pochi metri intorno alla sua postazione risponde, a chi gli fa notare il suo immobilismo, “Non sto fermo tutto il giorno, mi muovo… Vado qua… Vado là…” Ebbene, anche se il bel film con Moretti discende dall’ancor più bel romanzo Caos Calmo, con cui Veronesi si aggiudicò il Premio Strega nel 2006 e il Premio Mediterraneo per stranieri nel 2008, risulterebbe limitante considerare Terre Rare (Premio Bagutta 2015) semplicemente come una prosecuzione di quell’opera, e sarebbe altresì un peccato fare a meno di leggerlo solo perché non si è potuto godere delle vicende del primo scritto; è in realtà una storia fatta e finita, indipendente e, lasciatemelo dire, ci si perderebbe qualcosa di molto simile allo spasso, non leggendola.

Caso e caos contro le migliori intenzioni.

Se nel Caos Calmo delle sue giornate milanesi Pietro Paladini vedeva la propria esistenza di rampante direttore televisivo sfaldarsi, a causa di un beffardo aneurisma che gli uccideva la moglie gettandolo in uno stato di meditativo immobilismo, qui lo ritroviamo invece nel secondo tempo della sua vita, sul palcoscenico di una bellissima e sempre contraddittoria Roma. Approdato a una quotidianità più tranquilla con aspettative e obiettivi di conseguenza ridimensionati, Pietro è socio di un’azienda di compravendita di auto, e sempre il padre zelante ma affaticato della dodicenne Claudia che, quale antefatto alla cascata di problemi che sconvolgeranno nuovamente la vita del padre, decide di scappare da lui per tornare dalla zia a Milano.
Da qui si inanellano una miriade di accadimenti imprevedibili e al limite del parossismo, una matassa inestricabile della quale un affannato protagonista farà fatica a trovare il bandolo.
In Veronesi dunque ricorre il tema del caos e della casualità, la quasi impossibilità di realizzare compiutamente le migliori intenzioni a causa del frapporsi continuo del caso, in un crogiuolo di equivoci che si potrebbe a ragione definire esilarante, se solo non fosse anche così dannatamente tragico… Quanto poco potere ha la nostra determinazione in questa vita, appunto “tragicomica”, e quanta fatica ci si deve mettere per farla andare nella direzione che vorremmo, salvo poi doversi accontentare di qualcosa di diverso o, nella migliore delle ipotesi, di un consolatorio compromesso.

Inadeguatezza degli adulti, inettitudine dei genitori.

Ne consegue dunque un perenne senso di umana inadeguatezza, per non dire inettitudine, che esperienza e maturità possono solo limare; persino la fatica di essere padre può non bastare a diventarlo veramente, e a volte, come capita al nostro Paladini, ci si deve rassegnare a mollare le redini, accantonando la propria visione in favore di un più rischioso, ma anche liberatorio, atto di fede.

l’ostetrica mi disse di seguirla nella stanza accanto,
ma quando fummo sulla porta Claudia aprì gli occhi:
un raggio blu si sprigionò dalla fessura che le si apriva
tra le palpebre, come un lampo di luce aliena, minerale,
e io ne rimasi talmente impressionato che mi fermai di colpo.
Un secondo dopo, al centro del corridoio che avrei dovuto percorrere,
esattamente nel punto in cui mi sarei trovato se non mi fossi
fermato a guardare mia figlia aprire gli occhi, un’ampia
porzione di controsoffitto crollò con un botto pazzesco.
Chi ha salvato chi, ditemi, in quel nostro
primo incontro?

La scrittura come ricetta culinaria, miscela e sintesi di stile e temi.

Come sempre la scrittura di Veronesi è mirabolante e, in sintonia con gli accadimenti a precipizio, scorre frenetica con cambi di ritmo continui che permettono al lettore di immedesimarsi nelle varie situazioni, concitate o di stallo, e percepire gli stati d’animo dei personaggi, col risultato che su queste pagine si ride, si teme, ci si stupisce, si piange e quant’altro. Quando la prosa riesce a rappresentare compiutamente i contenuti facendo di stile e temi un matrimonio riuscito, allora si è in presenza di un grande talento; la cifra stilistica di Veronesi è riconoscibile come poche altre, e si avvale oltretutto di invenzioni memorabili, come quella delle schizofreniche quanto irresistibili liste che il Paladini suole stilare, ultima della serie quella delle cose (ridicole) mai fatte.
Terre Rare è il romanzo per antonomasia, è il piatto delizioso per tutti quei lettori dal palato esigente che, cercando nella sua lettura gli ingredienti giusti al momento giusto, troveranno nelle sue pagine personaggi scanzonati e spassosi, ma anche intensi e fin troppo umani, avvolti da una trama ricca come il più sopraffino dei condimenti; e poi il ritmo incalzante, il giusto equilibrio tra pathos e azione, divertimento e commozione, uno di quei rari romanzi che sanno accomunare nella stessa ricetta introspezione ed ironia a tratti esilarante… Insomma, il libro prelibato per chi ha il gusto per la lettura ma anche per chi non vuole buttare soldi e tempo in una scuola di scrittura creativa: qui dentro c’è tutto, questo è scrivere!

Luca

Foto di Caterina Sorrenti

 

 

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Terre rare
Sandro Veronesi
Editore: Bompiani
Lingua: Italiano
Brossura
ISBN9788845282584
14,oo€
disp. rilegato

 

 

La trama.

Pietro Paladini, straordinario protagonista di Caos Calmo, in sole ventiquattro ore perde il controllo della propria vita partendo dal lavoro, proseguendo con il sequestro della patente, scoprendo che il suo socio è fuggito lasciandolo nei guai, continuando rompendo con la sua compagna e concludendo con lo scoprire che la figlia è scappata di casa. Pensando di essere braccato, fugge alla cieca, in preda all’ansia e senza un posto dove stare, costretto a vagare alla ricerca di una pace mai veramente avuta. E’ un vortice che risucchia, la fuga, la famiglia che si disgrega e, col confuso declino dell’Occidente a fare da sfondo, il tragicomico sforzo di restare onesti in tempi di diffusa illegalità. La vittoria sarà rimanere a galla.

 

 

L’autore.

Fratello del regista Giovanni Veronesi, Sandro Veronesi ha studiato architettura, passando alla scrittura nel 1988 col suo primo libro “Per dove parte questo treno allegro”. Con “Gli sfiorati” comincia a dimostrarsi scrittore raffinato. “Cronache italiane” è del 1992, una raccolta di articoli apparsi sul supplemento domenicale de il Manifesto tra il 1988 e il 1991.
Dopo “Occhio per occhio”, sulla pena di morte, l’autore scrive “Venite, venite B 52” (vincitore del Premio Fiesole nel 1996), con cui si allontana dalla narrativa italiana tradizionale avvicinandosi agli autori americani della cultura psichedelica, come Pynchon e Robbins, ponendosi come figura atipica della narrativa nostrana. “La forza del passato” (2000) è il vincitore del premio Viareggio e premio Campiello (ne verrà tratto il film di Piergiorgio Gay) e “Caos calmo” (2005) del premio Strega, pure trasposto nel film del 2007 di Antonello Grimaldi ed interpretato da Nanni Moretti. Nel 2010 esce il romanzo “XY” edito da Fandango, che vince il Premio Flaiano 2011 e il Premio Superflaiano 2011.
Nel 2011 esce anche una raccolta di racconti, “Baci scagliati altrove”.
Nel 2012 sempre con Fandango ripubblica “Gli sfiorati”, un omaggio a Roma, come l’autore definisce il romanzo, da cui viene tratto il film di Matteo Rovere. Nel 2013 esce con Bompiani “Viaggi e viaggetti, finché il tuo cuore non è contento”. Del 2014 è il romanzo “Terre rare” (Bompiani), che vince il Premio Bagutta 2015, che sancisce il ritorno di Pietro Paladini, l’eroe immobile di “Caos Calmo”; Nel 2015 esce “Non dirlo. Il vangelo di Marco” (Bompiani) e nel 2016 “Un Dio ti guarda” (La Nave di Teseo).
Collabora attualmente con il “Corriere della Sera” e con “La Gazzetta dello Sport”.

 

 

6 thoughts on “Istruzioni per annaspare nel caos della vita e vivere felici

  1. Amo Sandro Veronesi e ho amato molto “Caos Calmo”, temevo che ” Terre rare” fosse un semplice ‘seguito’, ma a questo punto mi hai incuriosito e fatto venire voglia di leggerlo!

    1. Abbiamo un amore in comune allora, Veronesi è davvero il massimo in quanto a originalità ed estro; ieri ho rivisto il film “Caos calmo” con Moretti, bello ma un po’ lento rispetto al libro. “Terre rare” è ancora più veloce, ritmo serrato e particolarmente divertente. Asseconda la voglia!

  2. Penso sia molto interessante, soprattutto per i colpi di scena, il modo di scrivere, il suo essere “spassoso” e per le sue trovate geniali, come quella riportata nella citazione.
    Credo che lo leggerò nonostante il ritorno dello stesso personaggio (non amo i sequel… li posso tollerare nei thriller, non in quelle che considero delle opere letterarie) con tutte le sue paure e fragilità e nonostante le sue liste “schizofreniche” che sanno di… ripetitivo.

    1. Alcune volte anche un seguito merita, per quanto non lo si debba vedere necessariamente come tale.
      Consigliato!

    1. E’ vero, pur andando in profondità dei tormenti e delle inadeguatezze del vivere una vita così frenetica e caotica, rimane un libro davvero spassoso.

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