Terra insanguinata; classismo e discriminazione

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Terra Insanguinata; Classismo e Discriminazione – Progetto di Sangue – di Graeme Macrae Burnet.

 

Progetto di Sangue di Graeme Macrae Burnet è stato finalista al Man Booker Prize 2016, entrando di diritto nella cinquina più apprezzata da critica e pubblico del prestigioso premio letterario inglese. Il protagonista di questo affascinante romanzo storico si chiama come l’autore, Macrae, così che il lettore viene già dall’inizio intrigato da quella che sembra una ricostruzione storica di fatti realmente accaduti nella seconda metà dell’Ottocento nella piccolissima comunità scozzese di Culduie; attraverso i documenti del processo e le pagine del diario del giovane imputato, emerge l’affresco di una comunità scossa da un tragico fatto di sangue, un mondo in cui la giustizia è dettata ancora da un pionieristico studio della mente criminale e soprattutto da un classismo legato alla terra talmente radicato e profondo da determinare lo sfarzo per taluni e la miseria, se non addirittura una condizione di schiavitù, per altri.

Inimicizia e rancori, rivalità e vendetta in una comunità di sole nove case.

Roderick Macrae vive a Culduie con la sorella Jetta, i due piccoli gemelli e il padre, fittavolo autoritario che a quarant’anni già sembra un vecchio; è stata la morte della moglie a consumare il genitore, e Roddy non può pensare di dedicarsi alla scuola quando ci sono campi e terra da coltivare e bocche da sfamare, impegni che il padre sembra ormai non riuscire più a portare a termine. Tanto più ora che la situazione sembra precipitare, perché Lachlan Mackenzie, il vicino a cui i Macrae sono da sempre legati da un’inimicizia la cui origine nessuno più ricorda, è stato eletto conestabile del villaggio e, nemmeno a farlo apposta, ha cominciato a controllare lo stato dei terreni, dei sentieri e la produttività dei campi degli odiati concittadini, arrivando prima a sottrar loro una parte del podere, e poi, quando anche l’essersi rivolti allo stesso fattore di Lord Middleton, proprietario di tutte le terre ad Applecross, non sarà servito ai Macrae per ottenere giustizia, sfrattandoli ufficialmente dalla proprietà, dimostrando così tutta la violenza di un classismo profondamente radicato nel tempo in quei territori. Quello che accadrà dopo, sarà inaspettato e apparentemente senza senso, ma ci penseranno accusa e difesa ad imbastire il significato più adatto ai loro fini, per spiegare l’efferata violenza dalla quale il diciassettenne Roddy uscirà lordo di sangue e di un’innaturale, quasi appagato, disincanto.

Criminalizzazione e malattia mentale, il circo della giustizia.

In relazione all’accusa che mi è stata rivolta, dichiaro di essere responsabile della morte delle persone suddette. Credo che il buon esito della mia impresa vada attribuito alla provvidenza e sono pronto ad accettare la sorte che mi sarà imposta dalla provvidenza. Sono sano di mente e rendo questa dichiarazione spontaneamente e libero da ogni coercizione. In fede,

Rdoderick John Macrae

Il circo della giustizia tende ad ignorare una dichiarazione come quella sopra riportata, soprattutto in un luogo e in un periodo storico quali quelli in cui si svolge la vicenda; l’arretratezza nel campo della conoscenza della mente umana, portava avvocati e presunti luminari ad azzardare ipotesi fra le più fantasiose per spiegare i crimini, principalmente per arrivare ai propri fini, come l’avvocato difensore che tenterà di dimostrare un’infermità mentale smentita dalla lucida e pacata dichiarazione dell’accusato, avvalendosi, forse precipitosamente, dei servigi del noto responsabile medico del penitenziario di Perth, il signor Thomson, il quale arriverà addirittura a delineare una vera e propria “razza criminale, una comunità che presenta aberrazioni fisiche, deformità della colonna vertebrale, balbuzie, difetti della fonazione, piede equino” e quant’altro, uno stato del quale dunque, chi vi nasce non può essere responsabile, e dunque nemmeno imputabile in un processo. Affascina, in questa storia, l’interessante, quanto a volte goliardica, rappresentazione di studi fai da te, esperimenti, indagini sulla psicologia umana, a testimoniare come essendo agli albori di una pratica ancora per lo più ignota, si tendesse a ipotizzare per poi ammantare le ipotesi di veridicità con fatti pertinenti rigorosamente selezionati, invece che partire dai fatti stessi per poi analizzare le cause; la brama di categorizzare, (psicologia criminale, razza criminale), la dice lunga sul bisogno di gettare delle fondamenta, per quanto traballanti, su di una realtà per lo più ancora sconosciuta. Progetto di Sangue svela in modo naturale come fosse la povera gente il soggetto ideale per sperimentare e ipotizzare, quasi che la povertà e la mancanza di peso sociale fossero le caratteristiche ideali per divenire cavie malleabili, le uniche di cui a nessuno importava.

Classismo e peso sociale, la vera discriminazione.

Lo spaccato di vita quotidiana, il lavoro, i rapporti sociali improntati più alla praticità e alla necessità che ai sentimenti, Progetto di Sangue dipinge una società antica ma vividamente chiara agli occhi del lettore, e tramite un fatto raro ed efferato ci offre l’eccezione che conferma la regola, un vivere arcaico e feudale in cui i poveri si occupano della terra dei signori senza ribellarsi, facendola fruttare o perdendo ogni cosa, vittime di un classismo e di una giustizia ingiusta che coincide sempre e soltanto con gli interessi di chi possiede, arrivando ad avere un peso sociale paritetico a quello della terra, posseduti come un podere. Un feudalesimo i cui strascichi non mancano di farsi sentire nemmeno ai nostri giorni, in una società spesso basata sull’avere e non sull’essere, un possesso fisico ma anche psicologico, che porta tanta povera gente a divenire possedimenti, o a sparire…

Luca

 

 

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paginerecensioni-terra-insanguinata-classismo-discriminazione-copertinaProgetto di sangue
Graeme Macrae Burnet
Editore:Neri Pozza
Anno: 2017
Pagine 286|Brossura
€17,00
ISBN9788854514805

 

 

La trama.

ll giovane Roderick Macrae è reo confesso di un triplice omicidio che, nel 1869, sconvolge la piccola comunità scozzese di Culduie, una frazione di sole nove case. Orfano di madre e figlio di un fittavolo in miseria, con una sorella più grande, Jetta, e due fratelli gemelli molto più piccoli, Roddy ha dovuto abbandonare gli studi per lavorare la terra e guadagnare il denaro che serve alla sua famiglia per sopravvivere. Le tribolazioni della famiglia hanno un solo nome: Lachlan Mackenzie. Non è mai corso buon sangue fra i Macrae e il clan dei Mackenzie, un rancore che perdura da decenni benché nessuno ne ricordi più la causa, ma da quando Lachlan è stato eletto conestabile del villaggio, la famiglia Macrae non ha più pace. Col fervore di una volpe in un pollaio, Lachlan si è messo a controllare con puntiglio lo stato dei terreni, le condizioni dei sentieri e i fossati dell’appezzamento coltivato dai Macrae, finché non ha trovato il modo dapprima di togliergli un quinto del podere e poi di inviargli una notifica di sfratto. Il giorno dopo lo sfratto, Lachlan viene trovato brutalmente assassinato e Roderick, ricoperto di sangue, viene avvistato nei dintorni del podere dei Mackenzie.

 

L’autore.

Graeme Macrae Burnet è nato a Kilmarnock e ha vissuto a Praga, Bordeaux, Porto e Londra. Attualmente vive a Glasgow, in Scozia. Con il suo precedente romanzo, The Disappearance of Adèle Bedeau, si è segnalato sulla scena letteraria internazionale come uno dei nuovi importanti autori di lingua inglese.

 

 

 

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