La solitudine dei minori e l’oblio nell’alcol

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La Solitudine dei Minori e l’Oblio nell’Alcol – Le Fedeltà Invisibili – di Delphine De Vigan.

Le Fedeltà Invisibili di Delphine De Vigan è un piccolo libro ma di una durezza che colpisce, i temi trattati sono talmente delicati da apparire a volte insondabili; l’autrice invece coglie le ferite nascoste dell’animo umano, le fragilità di quei legami appunto “invisibili” che uniscono i famigliari, i genitori e i figli, adulti e minori, tutti coloro che l’affetto rende imprescindibili a chi li ama, al di là di ciò che è giusto o sbagliato, deleterio o costruttivo. I legami affettivi possono rendere complici o vittime in egual misura, la fedeltà del voler bene può rendere sciocchi fino al più smaccato e insensato autolesionismo.

Una sorsata d’oblio.

Théo non parla molto, anzi, non parla mai, in classe se n’è accorta solo Hélène, la sua insegnante di scienze che sa cogliere il disagio nei minori, quel mutismo disperato e quell’aria distante e perduta di chi non sa che strada pigliare perché a casa non gliela mostra nessuno; Hélène ha subito le violenze di un padre tremendo, e nel bagaglio triste che la sua infanzia le ha lasciato c’è anche la sensibilità di cogliere la debolezza mascherata, e la paura di rivivere in qualche innocente il proprio dramma. Ma perché ogni suo dubbio o timore va a cozzare contro l’indifferenza dei colleghi, persino del preside? Perché il suo tentativo di indagare un’eventuale violenza trova solo risentimento e allarme in chi dovrebbe assecondarla? Théo intanto continua ad accudire un padre che la vita ha reso uno sconfitto, e che la fragilità ha gettato in un abisso che lo sta trascinando a fondo, col figlio purtroppo, perché Théo ormai non teme più per se stesso, cerca solo di non pensare alla tristezza che una famiglia distrutta gli stringe intorno come un lenzuolo pesante. Solo l’amico Mathis gli sta accanto, ma non sa che il gioco che fanno insieme, quello di nascondersi nei bagni della scuola o in nuovi fantasiosi rifugi improvvisati per bere una bottiglia dietro l’altra, per Théo non è affatto un gioco, per il compagno silenzioso bere alcool è dimenticare, è fuggire ogni giorno di più da una realtà troppo pesante, ogni giorno una sorsata più lunga, un oblio più insistente, fino a quello che forse non finirà mai…

Genitori inadeguati di figli fedeli e perduti.

Il tema principale di questo breve ma intensissimo romanzo è quello dei legami insondabili e invincibili che avviluppano tutti coloro che si vogliono bene, in particolare genitori e figli; quando chi ci dà alla luce deraglia dai binari della vita e perde ogni riferimento, vuoi per una fragilità innata oppure acquisita con l’esperienza del fallimento e del dolore, spesso a farne le spese sono i figli che intrappolati nelle carrozze genitoriali finiscono per deragliare con loro: consapevoli o meno, quell’istinto alla cura dei cari ci rende fedeli oltre misura, pur vedendo l’errore siamo disposti ad abbracciarlo e con esso accettare la catastrofe, per noi, per il nostro futuro che sembra perdere importanza, quasi sfuma e diviene irreale, come se un domani per noi non possa esistere senza l’origine, senza coloro che ci hanno creato… E non ci illudiamo, non sempre ci hanno anche amato, ma sempre creato; il vincolo della fedeltà va al di là dell’amore ricevuto, ma si nutre dell’amore di cui il figlio ha avuto bisogno, ottenuto dal genitore amorevole o solo agognato e negato da quello egoista ed arido, oppure solo immaturo. Già ne ho parlato in recensioni precedenti ma mai mi stancherò di ricordare che uno dei misteri della vita è la facilità con cui la si può perpetuare, indipendentemente dalla maturità posseduta e dalla capacità di essere genitori adeguati.

Società inadeguata all’ascolto del più debole e alla cura dei minori.

Le Fedeltà Invisibili svela anche l’attualissimo tema dell’ascolto e della cura mancata, l’inadeguatezza di una società che spesso non vede e non si occupa della fragilità e dei bisogni dei suoi membri, e in particolare dei minori. Nel caso specifico di questa storia è la società francese che dimostra lacune evidenti, ma certo altrove la situazione non è migliore, non in Italia almeno: colpisce come un minore possa ritrovarsi in una situazione di degrado e abbandono gravissima, senza che le istituzioni più vicine a lui, come la scuola e i servizi sociali possano non accorgersi di nulla, e lascia addirittura sgomenti il constatare la difficoltà, la macchinosità con cui il sistema riesce a mettersi in moto anche quando il buon cuore e l’attenzione di insegnanti o adulti sensibili a certi temi, li spinge a lanciare l’allarme, scontrandosi contro il muro della burocrazia e di un diritto alla privacy spesso ottuso e insensato, quasi atto a mascherare una volontà di disimpegno. La società è spesso distante dai cittadini, e tra i tanti proclami della politica quello a cui si dovrebbe dare un reale e serio seguito è la tutela dei più deboli, e in particolare dei minori, per non dover assistere a storie disarmanti come questa, in cui l’affetto immaturo porta ad essere complici della devastazione genitoriale, in cui la fedeltà invisibile dell’amore filiale porta a dimenticare se stessi, la propria salvezza, per cambiare innaturalmente il proprio ruolo di figlio in quello di padre, accudendo invece che essere accuditi, e non trovando nella società alcun orecchio davvero in ascolto delle nostre mute richieste d’aiuto, aggrappandosi infine al liquido oblio di una bottiglia di super alcolico.

Vorrebbe ritrovare nei propri movimenti l’impronta dell’alcol, una lentezza, un torpore, anche minimo, ma non rimane più niente. Ha perso la sua corazza. Ha bruciato tutto nell’aria invernale. E’ ridiventato il bambino che lui odia, che preme il pulsante dell’ascensore con la paura nella pancia. La paura emerge da un sonno torpido il cui sapore ambrato è scomparso, si diffonde nel corpo e accelera il ritmo cardiaco.

 

Luca

 

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paginerecensioni-solitudine-minori-alcol-copertinaLe fedeltà invisibili
Delphine de Vigan
Editore: Einaudi
Anno:2018|pagine 144
€17,00
EAN9788806238520

 

 

La trama.

Quando le fragilità dei genitori ricadono sulla vita dei figli, come può un bambino non restare fedele all’amore per la madre e il padre, malgrado ogni mancanza? Le fedeltà invisibili sono quelle che legano insieme quattro destini: Théo, figlio di una coppia divorziata; il suo amico Mathis che lo introduce a un gioco pericoloso; Hélène, l’insegnante la cui infanzia difficile le permette di vedere le ferite nelle vite dei suoi studenti, e Cécile, la madre di Mathis, con il suo equilibrio famigliare ambiguo. Théo ha dodici anni e i suoi genitori sono separati. Nella madre brucia un rancore cieco per l’ex marito e non fa che denigrarlo di fronte al figlio. Il padre è un uomo distrutto, lasciato dalla nuova compagna e senza più un lavoro, si è lasciato andare e vive in uno stato di abbandono. Mathis è l’unico amico di Théo e insieme iniziano a bere di nascosto superalcolici durante le ore di scuola. Cécile è la madre di Mathis, è preoccupata dell’amicizia di suo figlio con quel bambino pieno di problemi, ma è distratta dallo scoprire che suo marito di notte, su internet, dà sfogo ai suoi demoni di rancore e di rabbia. Hélène è l’insegnante di scienze di Théo e Mathis, il suo passato è segnato in modo indelebile dalle violenze paterne, è lei la prima ad accorgersi dei problemi di Théo e a cercare di avvisare la scuola e la famiglia, ma nessuno la prende sul serio: agli occhi di tutti sembra solo che abbia maturato una malsana ossessione per quei due ragazzini. Le fedeltà invisibili è un romanzo di una tensione e di una forza devastanti, che incalza e lascia con il fiato in gola come un thriller ma tocca le corde profonde e segrete che legano genitori e figli, insegnanti e studenti, adulti e adolescenti.

 

L’autrice.

La De Vigan ha esordito come scrittrice in Francia nel 2001. Con Mondadori ha pubblicato Gli Effetti Secondari Dei Sogni (Prix des Libraires al Salon du Livre, 2008) Le Ore Sotterranee (2010), Niente Si Oppone Alla Notte (2013), Giorni Senza Fame (2014), Da Una Storia Vera (Premio Renaudot e Premio Goncourt dei licei, 2016). Per Einaudi è uscito nel 2018 Le Fedeltà Invisibili.