Narrare il vivere coi cinque sensi; Perlapelle è arte viva

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Narrare il Vivere Coi Cinque Sensi; Perlapelle è Arte Viva.

 

L’opera d’arte per l’uomo, la messa in scena non verbale di se stesso.

Questa recensione è dedicata ad una forma di narrazione diversa da quella di cui ci occupiamo solitamente in questo blog: la parola scritta non è il mezzo principe che racconta questa storia, ma lascia che siano lo sguardo, il tatto, gli odori, a comporla dentro di noi, a darle un inizio e una fine nella nostra immaginazione…  Da sempre l’arte è per l’uomo la messa in scena non verbale di se stesso e di ciò che grandioso ed effimero sa incarnare; da sempre l’arte è ciò che di non detto ci appare nitido e comprensibile, la risposta chiara a delle domande che non si sanno formulare… L’opera d’arte è “la risposta”, che ci colma e nella cui contemplazione, finalmente, riposiamo.

Dalla riproduzione del reale alla pura intuizione di senso, l’arte ci parla di noi.

Nei secoli è sempre stato così, vuoi nella rappresentazione costante, un fluire ripetuto e fedele a se stesso, dell’arte giapponese, vuoi nel pendolo di quella occidentale, in cui la maniacale riproduzione del reale di un Caravaggio si alterna nel tempo alla pura intuizione di senso celato nel caos di un Picasso… Da sempre l’arte ci parla di noi, se non lo facesse non sarebbe arte ma solo materiale composito e inanimato.

Perlapelle si esprime coi sensi: tatto, spessore, odore, immagine di un’umanità lacerata.

Per questo, Perlapelle di Antonio Fumagalli è “l’arte”, perché si esprime come dopo un Caravaggio può fare un Picasso, e non lo fa con un pennello e dei colori, bensì con ciò che della vita è parte e sostanza tangibile: legno, corda, pelle, e dunque tatto e spessore, odore, i cinque sensi che pur muti ci parlano arrivando al cuore di noi e della nostra essenza. Le opere di Perlapelle non sono quadri, sono istantanee vive di quel che la bellezza e la perfezione estetica possono nascondere in profondità, tagli e strappi in quella pelle perfettamente tesa e cucita a regola d’arte, dai quali sgorga la pulsante umanità che al mondo nascondiamo; sotto una quotidianità che si nutre di schemi e rimozioni, brulicano le paure, i dolori, le perdite e le debolezze, la brama e il ”Chiodo Fisso” di un esasperata quanto temuta sensualità… Ma, sotterranea, si disvela anche la grandezza timidamente repressa, l’aspirazione all’amore, la tensione verso l’insondabile e l’inconoscibile, la crescita spirituale, lo struggente coraggio della ricerca di quell’agognato, ed eternamente sfuggente, posto nel mondo.

Quando l’arte rappresenta il fardello invincibile del vivere; Perlapelle è arte viva.

Orrore e meraviglia nell’uomo coesistono, tormento ed estasi, e queste opere ci parlano di questo e dunque di noi, perché Perlapelle è un’arte “viva”: ci ritroviamo in quel crogiuolo di colori, di linee perfette e poi concitate, strati sovrapposti come fossero sedimentazioni con cui il vivere ha appesantito, ma anche arricchito, la nostra coscienza; in contemplazione di quegli strappi il nostro animo si sente esposto, fragile ma vitale, finalmente, come se quella pelle fosse la nostra, lacerata sul nostro petto, e il rosso sanguigno sotto l’impietoso taglio, fosse il colore del nostro stesso cuore, scoperto e indifeso, ma pulsante, invincibilmente vivo.

Tutto questo è Perlapelle, “arte viva”, una dichiarazione d’amore al mistero dell’esistere e alla sua consistenza spirituale e materialmente terrena.

Luca

 

🔽CONOSCETE L’ARTISTA E LE OPERE SU

Perlapelle di Antonio Fumagalli

 

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